martedì 21 aprile 2009

L'avviamento positivo

Per quanto riguarda le nostre puntate sulla valutazione d'azienda, continuiamo oggi con alcune riflessioni sull'avviamento positivo.

Primo concetto: l'avviamento può essere positivo o negativo.

L'avviamento in senso stretto, tecnicamente è definito "avviamento positivo" oppure goodwill.
Quando non si specifica niente altro, parlando di avviamento, si sottointende che esso sia positivo.
Per quanto riguarda la definizione, si dice "avviamento" oppure "avviamento positivo",
la differenza positiva fra il valore economico di un'azienda e il suo capitale iscritto in bilancio. Il capitale scritto in bilancio è la somma algebrica dei valori correnti attivi con quelli passivi che compongono il capitale aziendale.

E' ammessa l'iscrizione in bilancio solo se è stato pagato un prezzo a titolo di avviamento in sede di acquisto di un'azienda. Più specificatamente, l'art. 2426 (punto 6) del c.c. stabilisce che esso può essere iscritto all'attivo del bilancio sotto le seguenti condizioni:
- ci deve essere il consenso del collegio sindacale
- l'avviamento deve essere stato acquisito a titolo oneroso
- esso può essere iscritto nei limiti del costo sostenuto per acquisirlo
- deve essere ammortizzato entro 5 anni (civilmente)
E' pur tuttavia consentito ammortizzare l'avviamento anche per un periodo limitato di durata superiore purchè questo periodo non superi la durata per l'utilizzazione di questo attivo e che ne sia data adeguata spiegazione nella nota integrativa

Per quanto riguarda la durata di ammortamento, ad oggi esso è ammortizzabile civilisticamente in 5 anni e fiscalmente in 18 anni.

Da rilevare il fatto che esiste una linea di pensiero secondo la quale l'avviamento non andrebbe ammortizzato perchè esso potrebbe nel tempo aumentare di valore anziché diminuire.

Per quanto riguarda gli IAS, l’avviamento rappresenta un bene con una vita utile indefinita e va annualmente sottoposto all'Impairment Test per verificarne il valore.

Il test deve essere effettuato con
cadenza almeno annuale e, in ogni caso, nel momento in cui vi è un’indicazione che il bene possa avere subito una riduzione di valore. In pratica si tratta di confrontare il valore contabile del bene con il suo valore recuperabile in modo da iscrivere in bilancio il bene ad un valore non superiore rispetto a quello recuperabile.

Anche i principi contabili internazionali prevedono che l’avviamento possa essere capitalizzato solamente in seguito ad un’operazione di business combination, cioè in caso di acquisto di un’azienda o di un ramo aziendale, in caso di fusioni, scissioni e conferimenti.

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